MUSEO DEGLI ARAZZI
Gli otto arazzi conservati ed esposti nel Museo sono stati donati da Mons. Antonio Lombardo di Messina, in Notar Padoano Di Costa, alla Matrice di Marsala – Chiesa Madre, il 10 luglio 1589.
La leggenda narra che la Regina d’Inghilterra Maria I Tudor, figlia di Enrico VIII, avesse trovato rifugio in seguito ad una forte tempesta nel Porto di Marsala, ospite del Monsignore.
Divenuta in seguito, moglie di Filippo II, e Regina di Spagna, regno al quale tutte le città siciliane pagavano un tributo alla Corona.
Fu l’Arcivescovo Mons. A. Lombardo a salpare per la Spagna per chiedere alla Regina l’esenzione da tali tributi e riuscì talmente bene nella sua missione che rientrò a Marsala oltre che con la richiesta soddisfatta, con questi splendidi Arazzi.
Non si sa bene a chi attribuirne la fattura, se all’arte delle arazzerie spagnole o piuttosto all’esecuzione fiamminga. Portano un marchio a forma di scudo con laterali due B come si ritrova negli arazzi di Bruxelles a noi pervenuti.
Secondo arazzo
Agrippa, re di Tiberiade, con donne e bambini, supplice da Vespasiano.
Vespasiano minaccioso, i tiberiesi sono inginocchiati in segno di sottomissione. In fondo l’episodio del saccheggio contro i soldati romani e, in prossimità della cittadella fortificata di Tiberiade, i ladri con il bottino.
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